Fernandez Motzo Agata:
è nata a Trapani il 9/3/1927, ha conseguito la laurea in Lettere classiche all’Università di Palermo e ha dedicato la sua vita alla famiglia, allo studio e alla scuola, dove ha prestato servizio effettivo per quarant’anni come insegnante. |
Con Carta e Penna ha pubblicato:
UNA VOCE DIVINA |
|
L'autrice ha dedicato la vita alla famiglia, allo studio e alla scuola, dove ha prestato servizio effettivo per quaranta anni come insegnante. Da quando è in pensione può dedicarsi con più disponibilità di tempo al binomio Religione-Poesia. È francescana secolare dal 1800, attualmente nella fraternità "Immacolata Concezione" di Roma.
Ha pubblicato finora, in seguito a premiazioni e segnalazioni conseguite in concorsi letterari:
Da una rupe (rivista letteraria "Omnia") - La strada di un bimbo (rivista letteraria "Omnia") - Fascino misterioso (antologia poetica "La maggior Musa d'Italia") - Viaggio (antologia poetica "L'Angelo ferito") - Sogno divino (antologia poetica "II Convivio 2005") - Pietre (concorso lett. naz. "Ripa grande", 3° premio)
La copertina di questa silloge è la riproduzione di un'opera della pittrice Clio Mandrelli di Bari
|
|
IL SACRO FUOCO |
|
Agata Fernandez Motzo, è nata a Trapani il 9 marzo 1927, ha conseguito la laurea in Lettere classiche all'Università di Palermo, è sposata, ha tre figli e un nipotino. Ha dedicato la sua vita alla famiglia, allo studio e alla scuola, dove ha prestato servizio effettivo per quarant'anni come insegnante. Da quando è in pensione può dedicarsi con più disponibilità di tempo al binomio Religione-Poesia. È francescana secolare dal 1950, attualmente nella fraternità Immacolata concezione di Roma. Ha pubblicato finora, in seguito a premiazioni e segnalazioni conseguite in concorsi letterari, su riviste letterarie e antologie; con Carta e Penna Editore ha pubblicato la silloge poetica Una voce divina, quale primo premio del concorso Re Sole bandito da Penna Magica, associazione letteraria di Garbagnate Milanese.
L'amore è quella fiammella, che c'è in ognuno di noi, di quel roveto ardente, nel quale si manifestava Dio a Mosè, quando conduceva il popolo eletto fuori dall'Egitto verso la terra promessa.
L'Autrice
|
|
VIAGGIO |
|
Prima della creazione siamo stati da sempre nella Mente di Dio, suo divino progetto come tutto il Creato. Il Creatore dell'universo, a coronamento della Sua opera, creò alla fine l'essere umano, perché amasse il suo Creatore e lo creò a Sua immagine, dotato di intelligenza e di anima immortale. A lui fu sottoposto l'universo intero. Se non fossimo liberi non saremmo a immagine di Dio ma come le altre creature, soggette all'istinto o a determinate leggi naturali. Questa libertà indusse l'uomo al peccato, perchè il suo io, il suo egoismo, per amore di se stesso si allontanò dall'amore di Dio. Questa trasgressione gli inculcò il desiderio di cercare, con superbia, nel male, che non conosceva, la felicità che solo in Dio poteva trovare.
Ma nel Regno eterno di Dio il male non esiste, quindi dovette cercarlo nel tempo e nel tempo il male gli fu sempre compagno e, poiché tutto era stato creato per lui, tutto il creato ne fu contaminato e il male fu innestato nella natura che lo continua a trasmettere.
Il tempo è una parentesi in seno all'eternità e la vita dell'uomo nel tempo è un viaggio durante il quale egli cerca la felicità perduta, desiderio che la natura stessa gli trasmette, ma offuscato dal peccato, per cui spesso egli cerca questa felicità nell'errore.
Dio però non ha per questo abbandonato l'uomo che Egli ha creato per amore, e, nella pienezza dei tempi, il Verbo si è incarnato, per insegnare agli uomini che cos'è il Regno di Dio e come e dove trovarlo:"Io sono la Via, la Verità, la Vita".
Chi accoglie e osserva questa Verità, durante il suo viaggio nel tempo imparerà a spogliarsi del proprio io, del suo egoismo, e nell'altruismo, cioè nell'amore del prossimo, farà esperienza del vero amore. Così si riscatterà dal peccato originale per i meriti di Cristo, di quella Verità che gli ha insegnato la Via giusta, che a Lui è costata la propria Vita per ridare all'uomo la vera vita, quella che per la sua trasgressione aveva perduto.
Al prezzo di quel sangue divino l'uomo, sempre libero, può ritrovare, se vuole, la sua salvezza.
La parentesi del suo tempo si chiuderà quando sarà finito il suo viaggio, ma la sua vita continuerà nell'eternità e, se nel tempo ha viaggiato sulla via che Gesù gli ha insegnato, cioè secondo il Vangelo, ritornerà purificato e redento nel Cuore di Dio.
|
|
CON ALI DI LIBELLULA |
|
Com’è triste vedere triste un immigrato che, per necessità, gli affetti e le cose care ha lasciato: la sua terra coi verdi prati e i monti, il suo mare ed il suo cielo…… Vive adesso con l’amarezza nel cuore…… Altro non gli è rimasto che solitudine e gelo……. Quelli nel benessere adagiati, chiusi nell’egoismo, ingrati, non danno mano per lui alla Provvidenza, ma nel vederlo sbuffano con ostile intolleranza. Oh, com’è grave questo peccato! Che siamo tutti fratelli sembra l’abbiamo dimenticato. Eppure Cristo è morto in croce per avercelo insegnato! O Padre, Dio buono, che cosa posso io fare? Potesse l’olocausto dei miei malanni a questi infelici lenire gli affanni! Nel corpo mistico della tua Chiesa io sono piccola cellula alimentata da divino ardore, con affetto vorrei quindi volare per giungere al tuo Cuore con ali di libellula e unire col tuo immenso amore la mia piccola fiammella. Possa la mia preghiera la loro triste vita rendere più bella: sorrida, finalmente, l’immigrato, per aver e fiducia e speranza, anche in terra straniera, ritrovato. |
|
DAL MISTERO ALLA MISERICORDIA - MEDITAZIONI |
|
Mistero solitamente si definisce qualcosa che non è intuibile, e tanto meno è possibile spiegare con argomenti razionali, qualcosa di cui un velo impedisce una evidente conoscenza. Un velo di candore, una luce divina avvolge Maria di Nazareth con una luminosità intensa tanto da occultare alla limitata capacità umana di vedere oltre l'orizzonte delle sue facoltà. Uno di questi aspetti difficili da penetrare è l'Immacolata Concezione, un altro è la Verginità nel concepimento e nel parto e, ancora, l'Assunzione; per dire gli aspetti più grandiosi e per non osare esprimere alcun commento, non essendone all'altezza, sulla perseveranza nella virtù in ogni momento della sua vita, spesso in modo unico più che eroico, esempio di perfezione all'intera umanità. Maria è il mistero più arcano di tutta la creazione, tanto che è l'unica creatura che ispira una devozione tanto rispettosa, profonda, avvincente e tanto sentita che con tutto il cuore l'accogliamo nell'anima come inscindibile da Dio, di cui è umile e glorioso riverbero nei cieli come sulla terra Gli fu umile ancella e Madre santa. Nella santa cellula che è la Chiesa, Dio Verbo è il nucleo, Maria è la membrana che lo avvolge con lo splendore delle sue straordinarie virtù e, attraverso questa sacra luminosità, lo Spirito Santo, fonte dell'eterna Luce, ha ispirato la Chiesa, che, con i dogmi e la liturgia ci dà possibilità di conoscerLa, amarLa e venerarLa col cuore e con la mente come la degna Madre di Dio. Meditare sugli aspetti misteriosi della vita di questa celestiale creatura, aspetti che rappresentano momenti di straordinaria e particolare importanza per tutta l'umanità, oltre che far meditazione vuol dire onorare Maria e glorificare Dio. Pertanto io dedico a Lei questa modesta raccolta di meditazioni, invocando la sua benedizione, affinché con la luce del suo esempio ci illumini la mente e ci guidi nel quotidiano cammino verso Dio.
|
|
LA VITA È BELLA? |
|
In questa silloge l'autrice si pone un'interessante domanda: la vita è bella? e cerca attorno a sé le fonti che possono rendere bella la nostra vita. Ecco la prima delle poesie che compongono il libro e che dà il titolo alla raccolta:
Quando in un mattino radioso
vedo sorgere il sole
o il sorriso luminoso
di un bimbo felice
d’immensa gioia
il cuor mi fa traboccare,
prorompe l’anima mia
in un inno alla vita
e grido col cuore gioioso:
o Dio mio, tanta felicità
la vita mi fa amare!
Ma se vedo un cieco
che il giorno vive
nel buio profondo
di una notte senza stelle
oppure una madre straziata
dal pianto del figlio suo,
che ha fame,
e disperata ruba, ma
le tagliano le mani
invece di darle pane…
E penso quindi
a tanti sfortunati in catene,
a molti nel letto della sofferenza,
ad altri senza pietà perseguitati,
altri afflitti da indicibili pene…..
Il mio cuore s’infrange,
sanguina, piange….
E, vinta anch’io dall’altrui angoscia,
mi sento tanto infelice.
La vita è bella?
Spesso me lo domando…..
Mi risponde allora
di Assisi il Poverello:
“E’ tanto il ben che aspetto
che ogni pena mi è diletto”
Una luce allora mi pervade
e vedo il Verbo incarnato
venuto dal Celeste Regno
per insegnare agli uomini
il suo giusto, eterno disegno.
Quante notti passò inginocchiato
sotto un ulivo, nel bosco
dai raggi lunari inargentato,
per lodare il Padre
nel suo Celeste Trono Beato.
Eppure Cristo, re dell’universo,
in questo mondo
il trono si scelse
nel legno di una croce
a braccia aperte inchiodato…..
E prima di questo umano
doloroso commiato
con gli assetati e gli afflitti
si era identificato…..
Tutto questo perché l’uomo imparasse
che dopo l’umana passione,
se con Cristo si identifica a sua volta,
nel Regno della Luce
la resurrezione
un giorno anche per lui ci sarà.
La vita è bella
se è vissuta con Cristo,
perché in questo mondo,
gioie e dolori,
tutto passerà, ma
chi vive con Cristo il suo dolore,
dal divin sangue rigenerato,
anch’egli nella gloria
con Cristo risorgerà,
nel vero mondo
per cui Dio l’ha creato,
dove il gaudio eterno
fine mai non avrà.
|
|
PENSIERI E SCINTILLE |
|
1) Chiedete e vi sarà concesso
Che cosa vi sarà concesso?
Tutto. Purché non contrasti con la volontà di Dio.
E qual è la volontà di Dio?
Tutto ciò che è buono e a fin di bene.
Ma qual è il vero bene? A volte a noi sembra bene quello che invece è male, infatti dice il Signore per bocca di Isaia: “I miei pensieri non sono i vostri”
Perché?
Perché Egli è Onnisciente e vede l’eterno, noi invece non vediamo che il presente, quando pure non lo vediamo distorto dalla nostra miopia spirituale.
Per questo Gesù’ ha detto: “Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, il Padre celeste non darà lo Spirito Santo a chi glielo chiede?”
Ecco, bisogna chiedere lo Spirito Santo e siamo sicuri che Dio ce lo darà e poi con i doni dello Spirito, quindi col sostegno divino che è la Grazia, cerchiamo solo di fare la volontà di Dio, sicuri di non sbagliare, perché Dio è Padre buono e non ci darà mai una serpe al posto di un pesce, né un sasso al posto del pane.
Caso mai non ci darà quello che a noi sembra bene e invece è male.
Attenzione! Noi siamo liberi di optare per il male al posto del bene, ma non chiediamolo al Signore.
|
|
QUASI MISTERO |
|
QUASI MISTERO
Vette innevate
fra azzurri intervalli di cielo
ondulati da catene contigue
di monti frastagliati….
Verdi pinnacoli
svettanti verso il sole
e spazi immensi
verso l'infinito…..
Nella circostante serenità
alberi secolari riflettono
nello specchio placido
del lago
il loro essere,
che con perenne
e silenzioso linguaggio
parla di origine remota…..
Quasi mistero!
Aleggia intorno
da lontano
lo spirito di Dio,
che nel mormorar della cascata
fa sentire,
divina,
la sua voce…
IL DOLORE
È il dolore
che a Gesu' ci unisce,
nel dolore si vive
la divina passione
e nella santa unione,
che esso sancisce,
continua nel Corpo Mistico
la Redenzione.
|
|
ANCH'IO TI GLORIFICO |
|
Anch'io Ti glorifico
Il cielo è sereno, il mare azzurro,
intorno è luce e pace.
E' limpido il mattino.
Sulla cima di un verde pino
canta a squarciagola un uccellino
cui gioioso risponde da lontano
un allegro cinguettio.
Tutto intorno è lode e gloria a Dio.
E io come Ti glorifico, Signore?
Con la mia miseria? Coi miei peccati?
Dal mio cuore contrito e affranto
anch'io levo a Te un canto:
è un inno alla tua Misericordia.
Nel tramonto dorato
Nel tramonto dorato
giunge alla scogliera
da lontano
il fresco profumo
dell'onda salmastra
che scivola fragrante
sul mare
e poi s'infrange
con grande fragore……
Vorrei tuffarmi
e raggiungere a nuoto,
oltre l'onda spumeggiante,
il sole che tramonta rubicondo
dietro l'orizzonte….
Dal cuore del creato
Dal cielo, dal mare,
da tutta la terra
sale a Te una pura fragranza…
Dall'intero universo
a Te è lode perenne!
La luce del mattino,
il profumo dei fiori,
la brezza marina,
le voci e i silenzi,
lo scibile e il mistero…
Tutto è lode a Te,
divino Motore, eterno Vero!
Dal cuore del creato
si leva un palpito d'amore
e tutto anela a Te,
o Creatore.
|
|
CISTERNE SCREPOLATE - RIFLESSIONI - |
|
Agata Fernandez Motzo è nata a Trapani il 9/3/1927, ha conseguito la laurea in Lettere classiche all’Università di Palermo e ha dedicato la sua vita alla famiglia, allo studio e alla scuola, dove ha prestato servizio effettivo per quarant’anni come insegnante.
È francescana secolare dal 1950, attualmente nella fraternità “Immacolata Concezione” di Roma. Ha pubblicato finora, in seguito a premiazioni e segnalazioni conseguite in concorsi letterari, su riviste letterarie e antologie; con Carta e Penna Editore ha pubblicato la silloge poetica Una voce divina, quale primo premio del concorso Re Sole bandito da Penna Magica, associazione letteraria di Garbagnate Milanese. Ha pubblicato, con Carta e Penna Editore, le raccolte poetiche Il Sacro Fuoco, Col nodo più stretto, Divina Luce, La civiltà dell’amore, Con ali di libellula, Viaggio, Anch’io ti glorifico, Quasi mistero, La vita è bella? e Mio tutto oltre alle raccolte di meditazioni intitolate Dal mistero alla misericordia, Una finestra nell’anima e Pensieri e scintille. Tra i quaderni del Convivio la silloge Misteriosi orizzonti.
|
|
UN SERPENTE DI BRONZO |
|
UN SERPENTE DI BRONZO
Dalla schiavitù liberati,
da gran tempo gli Israeliti
dall’Egitto si erano allontanati.
La vita nel deserto era assai dura
e, nonostante la Provvidenza
li assistesse con quotidiana cura,
avevano perso la pazienza
e, contro Dio ribelli, rimpianto
nutrivano per quelli
dai quali erano scampati.
Da serpenti velenosi piagati,
il fio pagarono
dei loro peccati.
Mosè allora, per divino consiglio,
un serpente di bronzo fece elevare
guardando il quale
ottenessero i pentiti
la grazia di essere guariti.
Gesù nel Vangelo di Giovanni,
l’apostolo che della Passione
un quadro ci lasciò dei Suoi atroci affanni,
parla del serpente, ma sancisce
la divina discendenza
ripetendo agli increduli farisei
“Io sono” come la Voce del Padre,
disse a Mosè la prima volta
per farsi riconoscere,
quando gli Israeliti in sua assenza
fecero con un vitello d’oro
la prima rivolta.
Il serpente è lo stesso che più tardi
il profeta Isaia a un verme somigliò
profetizzando
come avrebbero ridotto il Messia.
Ma il serpente che ha da vedere col Messia?
Il serpente raffigura il peccato.
Incredibile, ma vero:
il Puro, il Divino, l’Immacolato
in questo mondo venne, Verbo Incarnato,
e per la nostra redenzione
i nostri errori addossò su di sé
e divenne peccato.
Guardando il Serpente innalzato
gli Israeliti ancora non hanno capito
che esso salvava
perché era lo stesso Verme
di cui ebbe visione Isaia,
lo stesso Crocifisso,
trasfigurato dall’umano peccato,
che, redenti, ci ha salvato.
Ma tu, uomo, che di pietra hai il cuore,
e confesso anch’io, senza falso pudore,
quando mai potrai capire
cotanto infinito, divino amore?
|
|
DALLA SPERANZA ALLA GLORIA |
|
- Spunti di meditazione -
1) La speranza
La Speranza insieme con la Fede e la Carità è un dono di Dio, infatti si chiama virtù teologale, e Dio, che è Creatore e Padre di tutti, i suoi doni li dà a tutti. Noi dobbiamo solo farne buon uso. La speranza tende a Dio e Dio è Bene, quindi ogni essere umano spera il Bene e tutto ciò che è buono. Ma, sempre a causa dell’egoismo che tutto stravolge e ci è tramandato dalla nostra natura corrotta dal peccato originale, spesso l’uomo spera nel bene per se stesso, ma non per gli altri, anzi quanto più si lascia corrompere da colui che per primo insidiò l’essere umano nei nostri progenitori Adamo ed Eva, spesso è corrotto a tal punto da sperare il male altrui. E chi spera nel male per un altro e nel bene per se stesso, non ha alcun bene da sperare, perché ha già il male nel cuore. Dove c’è il male non c’è il Bene e chi non ha Dio nel cuore, non può nemmeno avere la Speranza: è un uomo disperato, un’anima non più di Dio, ma del demonio.
2) La felicità. Che cos’è la felicità.
Che cos’è la felicità?
La felicità è il possesso di tutto ciò che si possa desiderare, fino a quando ci manca qualcosa e quindi si ha qualche desiderio da soddisfare non si è felici. Chi possiede tutto e non ha nulla da desiderare? Solo Dio. Quindi la felicità coincide con Dio e solo in Lui la si può trovare. E’ vano cercarla altrove.
3) Quando si è felici? Chi è felice?
Ogni anima viene da Dio, quindi ogni anima tende a Dio, cioè ogni anima tende alla felicità. Ma quando un essere umano è mai stato felice in questo mondo? Ognuno aspira a qualche cosa che lo possa rendere felice. Ma, seppure raggiunge la meta ambita, può avere la certezza di essere ormai felice? Ovvero fino a quando? Non è questa la felicità. Questa è l’illusione della felicità. Perché prima o poi subentra o il rimpianto di avere perduto la felicità che sembrava di avere trovato o sopraggiunge un altro desiderio di qualche altra cosa che continua a farci sognare la felicità. Quindi quella non era felicità, era un assaggio, un’idea, un’illusione di felicità.
La felicità coincide con Dio. Solo chi vive in Dio è felice. Felice è il santo. Un esempio da citare è San Francesco, il quale era povero e sofferente, ma diceva: “Mio Dio, mio tutto”. Non gli mancava niente. Era felice: “Tanto è grande il Ben che aspetto, che ogni pena mi è diletto.” Aveva capito che la felicità è Dio e che solo in Dio si trova.
|
|
FEDE, VERITA' E FANTASIA |
|
Da terziaria dedico La fiaccolata La processione si snodava come un fiume di luce, mentre le fiaccole illuminavano la notte e i canti dei fedeli univano la terra al cielo nella preghiera. Era toccante la melodia che univa nella fede i cuori dei pellegrini e allo stesso tempo nella speranza di essere purificati da tanta miseria umana per i meriti di Santa Maria delle grazie e per l'intercessione di Padre Pio, il Santo che con la preghiera e l'umiltà aveva ottenuto da Dio che un deserto, quale era quel lembo del Gargano, diventasse un angolo di Paradiso, dove ora arrivava gente da ogni parte del mondo per chiedere perdono e implorare miracoli. Infatti andavano soprattutto persone che, assillati da problemi di ogni genere, spesso ritornavano avendo ottenuto quello che umanamente non speravano più. |
|
DOV'È DIO? DI AGATA FERNANDEZ MOTZO |
|
Dalla premessa dell'autrice: |
|
PENSIERI ALLA LUCE DELLA GRAZIA |
|
Dalla premessa dell'autrice: Quando sono sola, non potendo fare altro di utile nei limiti che mi consente l'età, uso la penna per comunicare quello che mi ha insegnato la vita o che mi ha ispirato il Signore. A chi? Immagino un interlocutore molto paziente, il quale prende atto di quello che scrivo, ma non mi contraddice mai, non è polemico, anzi è molto discreto e comprensivo. Sarebbe bello se fossero tutti così i lettori. Ma, ripensandoci, non è proprio così, anzi sarebbe molto utile sentire il parere di un altro, non per amore di polemica, ma perché l'esperienza è fatta anche di questo : una critica, anche se è negativa, ti fa sempre riflettere ed è così che l'esperienza si arricchisce. |
|
NEL CAMMINO DELLA VITA |
|
Silloge di racconti, momenti di vita fermati sulla carta con fede e sensibilità da Agata Fernandez Motzo per trasmettere un pensiero positivo e intenso. |
|
ERICE |
|
Omaggio alla bellezza: |
Per i lettori di Carta e Penna ha scelto:
DISPERAZIONE |
|
Il sole sorge ogni giorno, CHI HA DIO NEL CUOREChi ha Dio nel cuore IL SENSO DELLA VITAQuando perdi ogni certezza….. OLTRE LO SCIBILEA immagine di Dio |