SOGNANDO IN VENTI MINUTIdi Bonzo Paolo
Anno: 2008
|
Il continuo oscillare tra il razionale e l'irrazionale, la realtà e l'irrealtà elementi sempre più vivi e presenti nell'epoca dove sembrerebbe facile poter dare una spiegazione a tutti gli eventi che completano la nostra vita, mi ha indotto a scrivere questo breve libro che vorrei fosse di aiuto a chi avrà la pazienza e la voglia di leggerlo, per meglio comprendere tra gli innumerevoli enigmi che stuzzicano la curiosità umana, uno in particolare con il quale ci troviamo costantemente in diretto rapporto senza preoccuparci della sua importante e entusiasmante naturalità, cioè i sogni.
Intendo riferirmi ai sogni come dire gli incoscienti o forse coscienti fatti di estasi e vagabondaggi dello spirito, di abbandoni e di aspirazioni, di contemplazioni e bisogni emotivi che si avviano nel cervello quando "Morfeo" ci chiude le palpebre e stende sulla nostra vita da svegli una coltre trasparente e leggera.
Il nostro corpo, allora giace inerte appena turbato dal respiro, alla vita attiva, cosciente, subentra per ragioni fisiche la vita incosciente, inattiva. Il corpo riposa ma il centro della vita, il cervello, non rinuncia alla sua attività, costruisce per mezzo delle impressioni sensoriali quelle meravigliose sequenze di momenti che sanno di beatitudine e di dolore, di gioie e di disillusioni, il nostro corpo è quasi immobilizzato, mentre la mente costruisce una vastità enorme di fantasie.
È tutto un mistero che si svolge interno a noi, nell'inerzia completa del sonno, è un gioco di acrobazie, un rincorrersi di fatti e idee dalle più naturali alle più sbalorditive della nostra mente da noi non governata. Si diventa re come accattoni nel giro di pochi attimi si opera, insomma, nella vita dell'incoscienza e tutto pare vero.
Se si potessero isolare i sogni estrarli e ridurli a brevi racconti i sognatori diventerebbero, scommetto, geni ricercati, quindi anche la loro recondita virtù sarebbe un prodigioso fatto naturale. |