- Primo classificato alla Selezione Editoriale di Carta e Penna 2019 -
Dalla prefazione di Fulvio Castellani: E chi ha detto che il silenzio non parla?
Non di certo Paolo Grecchi che, anzi, al silenzio si ispira per dialogare con se stesso e per leggervi armonia, bellezza, amore... Da un tale dialogo, costante e voluttuoso, riesce a mettere a segno un concerto di note e di vibrazioni che navigano alla grande nel mondo di una poesia, la sua, che esalta ogni attimo ed ogni camminamento in direzione di un sorriso (quello di un “tu” fin troppo evidente) che è armonia, quiete, carezza di luce, sogno nella realtà...
I versi sono spontanei, semplici e dialoganti, aperti alla riflessione, carezzevoli al pari di una leggera brezza, di un’onda che si frange sugli scogli...
E si stupisce ognora, Paolo Grecchi, davanti all’aurora che colora le sue attese, che avvampa le sue emozioni, che fa il pari con un cielo stellato, che trasfigura il suo cuore grazie alle “lusinghe del silenzio”, alla visione del “tuo smagliante sorriso”... Se il silenzio è assenza di ogni rumore o suono, tale assenza diventa, per il poeta di Codogno, elemento autenticamente essenziale per donare, al suo Io che si illumina di umanità e di disponibilità per gli altri, “pace, serenità e gioia” grazie anche alla “voce della verità”, all’ebbrezza di una vita d’amore che gli “consente di guardare avanti con rinnovata speranza”.
“Il vero sapere è essenzialmente armonia”, ha scritto Alfredo Panzini nel 1907 ne “La lanterna di Diogene”, e l’armonia dei versi e delle immagini intime (e non solo) di Paolo Grecchi è una costante in questa sua silloge. Ciò, non a caso, significa maturità e capacità di specchiarsi in ogni spicchio di sole, in ogni penombra anche, in quell’umiltà di sentirsi legato all’intimo ascoltarsi notturno arricchendo la tela dei sogni con uno spontaneo “caleidoscopio di pennellate” ed un brivido di libertà e di pace.
Una poesia, dunque, la sua, che si fa leggere come il canto di un silenzio che è un sipario che va oltre l’orizzonte di una bellezza che attrae e che induce all’ascolto.