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SOLO PAROLE

di Scarparolo Ines

Anno: 2015
ISBN: 978-88-6932-050-7
Prezzo: 8.00 €

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Dalla prefaizone di Fulvio Castellani: "Dire "parole" può sembrare facile, ma non lo è soprattutto se a cercare le parole giuste (le più appropriate) è un poeta. E se si tratta di una poetessa che risponde al nome di Ines Scarparolo, il dire parole, "solo parole" nel suo caso, risulta davvero fascinoso, elegantemente collegato ad un Io dei più sensibili e carico di significati, di incontri-scontri con un concerto di piccole-grandi verità, di attese, di risvolti umani e legati a una fede solare, a un canto dall'orizzonte ampio per amore e gioia nel dare.
Se la luna srotola "aquiloni di sogni" e "festosa lascia / bagliori d'argento / sui fili di acqua ghiacciata / che l'inverno ricama", allo stesso tempo nei tanti quadretti lirici di Ines Scarparolo, troviamo un concerto di note in crescendo, di accelerazioni emotive dal sapore d'antan e dai contenuti mai discordanti...
Come a dire che le sue parole ci obbligano quasi a fare anche nostri i suoi pensieri ridonandoci così "fremiti / per una nuova / stagione del cuore".
Quante immagini! Quante gocce e quanti palpiti di luce! Quanta dolce intimità nel suo cantare e ricantare la vita!
Ci sono frutti silvani, anfratti profumati di fungo, incontri con l'amica poetessa Adriana Scarpa ("Ancora una volta / respiro i tuoi versi / tracciati sul foglio / della nostra amicizia"), quindi "virgole di nubi / dipinte d'indaco e viola", gesti d'amore continui, mani tese a un amico in difficoltà, a chi soffre e ha il colore della pelle diverso dal nostro...
Ines Scarparolo cuce una fitta tela di parole alte, di messaggi che fuoriescono a pioggia, e con un sorriso lucente, dal suo shaker creativo e dal suo guardare al dopo, a quell'ultima stagione quando (e lo dice con grande umiltà) "sulle ali del vento / inizierò il viaggio / che spiana ogni dolore...".
Da abile prestigiatore qual è, Ines Scarparolo con Solo parole dimostra ancora una volta (e non è di certo una novità per quanti, come noi, si occupano di poesia, della poesia che si fa leggere e gustare senza cerebralismi di sorta o di maniera) di possedere l'armonia della poesia nel cuore e di non giocare con le parole perché ogni sua parola riesce a condurci lontano ed è come una carezza che, lieve, si alza nell'aria lasciandosi avvolgere dal silenzio che allieta quasi a voler gridare a piena voce l'inutilità di quella guerra che ad Atmeh ha visto la piccola Hudea chiedere al nemico la Vita restando con le minuscole braccia alzate e dimostrando di avere con sé non di certo un mitra..."