Semplici poesie ispirate dalla fededi Sia Graziano
Anno: 2023
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Dalla prefazione di Fulvio Castellani:
Guardare estasiati e sereni verso l’alto, verso un oltre che ci osserva, seguendo il cinguettio e la fragranza di un bosco verdeggiante, diventa per Graziano sia un invito alla fede, genuina e plasmata da una luce misteriosa, fascinante e celestiale come il sorrido di un’alba che si specchia in un mare d’amore per Dio e gli altri che, assieme a noi umani, guarda in direzione di una Luce senza fine che ci consente di camminare e agire nel segno di un amore infinito... Così si sostanzia la poesia, semplice e spontanea di Graziano Sia che segue sempre il filo di un lirismo magicamente onesto che infonde, non a caso, coraggio e speranza in ogni cuore nostalgico e gaudioso. La voce di Dio è sempre presente nel diario, vecchio e nuovo, del poeta. Ecco così che afferma di conoscere Dio “attraverso le mie cadute / sotto il peso delle mie iniquità / che, come macigni / m’opprimevano nell’intimo”... È un discorrere, il suo, che tocca ricordi lontani, presenze che il tempo sta sbiadendo... ed ecco comparire le semplici figure di un nonno e di un nipotino, la voce della coscienza, i pensieri che volano lontano e ritornano con il mormorio delle fontane, con l’abbaiare dei cani e il miagolio dei gatti, con l’ascoltare affascinati “il suono del piffero / e la zampogna”, con la forte nostalgia del mare... Graziano Sia, in pratica, percorre e ripercorre il suo tragitto di uomo di fede usando parole semplici ma pregnanti di umanità e di altruismo, ringraziando sempre il “mio Dio / per l’aiuto che mi hai dato: / un lavoro dignitoso, / una casa spaziosa, / un modesto conto in banca, / una sposa meravigliosa / e tre figli assennati”. È un percorso poetico, il suo, che fa meditare e che rappresenta la grande capacità di accontentarsi sempre e di avere al proprio fianco una fede sincera e un concerto di suoni, di presenze, di equilibri, di speranze che lo fa dire con una solarità esemplare: “Ti ringrazio mio Dio / appena mi desto... Tu sei la luce / del mattino che scaccia le tenebre / e inonda i miei occhi”... Poesia semplice, la sua, ma ricca di espressioni forti, di tante sorgenti di luce e d’amore, di tante stelle ardenti che lo fanno cantare e sognare con dignità un mondo senza confini intrappolati di reticolati e di caotiche assurdità... Come a dire che la sua poesia, semplice e genuina, non può non trasmettere amore e fiducia in chi la legge e ne sa gustare i messaggi che ci consegna. |