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STORIE ORDINARIE DI QUOTIDIANA PAZZIA

di Marelli Simona

Anno: 2006
Prezzo: 10.00 €

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Simona Marelli vive a Cantù con il marito Mario e le loro bellissime figliole Vittoria e Benedetta. Ama vivere in mezzo a loro anche se, inevitabilmente, non riesce proprio a non ritagliarsi tempi e spazi solo per lei. Spesso la si può vedere assorta nei suoi pensieri, con sguardo perso e postura immobile. La sua famiglia ha ormai imparato a sopportarla e a prenderla così com'è.
Ha studiato Lingua e Letteratura Spagnola all'Università Cattolica di Milano e attualmente insegna Lingua Spagnola presso una scuola media della sua città. Le sue passioni non sono tanto la famiglia, la scrittura e la ricerca, bensì tutti i possibili ibridi che possono nascere dall'incontro di questi tre ambiti. Dall'introduzione: La prima volta che vidi Simona pensai che nonostante fossimo di generazioni diverse avevamo molto in comune, non tanto per quello che diceva ma per il modo con cui lo diceva: rivedevo in lei la mia stessa passione, la mia stessa trepidazione dell'essere una giovane mamma. E mentre parlava del "suo Mario" e delle bambine, riconoscevo nei suoi occhi quella inconfondibile luce d'orgoglio e di tenerezza che non ha età.
Anche lei, come me, è una di quelle mamme che pensano che ogni attimo trascorso con i figli o per i figli è unico e irripetibile. Attraverso la lettura delle sue Storie quotidiane di ordinaria pazzia mentre cresceva in me un'istintiva simpatia per la sua bela famigliola, sentivo affiorare una struggente nostalgia per quelle che, anni fa, sono state anche le mie storie.
Possono cambiare i luoghi, le persone, le circostanze, ma non le emozioni e quella ricchezza di sentimenti che ti avvolge quando hai deciso che la scelta prioritaria della tua vita è la famiglia. Sono riconoscente a Simona perché la descrizione così appassionata delle sue esperienze quotidiane mi ha ricordato quali sono i veri valori della vita e che solo attraverso gli affetti famigliari e la condivisione della quotidianità, fatta di gioia ma anche di stanchezza e sacrifici, ci si arricchisce e si impara ad amare. A Simona e Mario auguro di continuare la loro vita famigliare con la stessa complicità e lo stesso entusiasmo per le piccole cose: solo così, con il passare degli anni, si accorgeranno di aver trasformato ogni storia quotidiana da ordinaria in "straordinaria".
 
Iduccia Sala