RACCONTI BREVI, SCRITTI PER GIOCO
(in max. cento parole, ivi comprese congiunzioni e articoli, ma con licenza di qualche piccola sbavatura)
ALCUNE NOTE dell'autore
Quando si giunge ad una certa età (otre i settanta) e si hanno cinque nipoti, è comprensibile che i cinque nipoti chiedano al nonno della sua vita vissuta, dei suoi incontri, delle sue esperienze, delle sue idee; ed è comprensibile che il nonno (che ha tante cose da dire) non sappia da dove cominciare né in che modo comunicare. Egli, infatti, dubita quali cose a lui accadute o da lui conosciute possano interessare ancora e teme soprattutto di annoiare e stancare dopo breve tempo anche coloro che hanno espresso il desiderio di ascoltare.
Per questo motivo il nonno ha voluto scrivere questi "racconti brevi", scritti senza nessun nesso e nessun ordine cronologico, ma narrati, uno dopo l'altro, così come andavano sbrogliandosi dalla matassa della sua memoria. Chiunque legga, può staccare dove meglio crede. E riprendere quando nuovamente vorrà (se vorrà). Soprattutto ha scelto "scritti per gioco". In apparenza, egli stesso per primo vuole ridere e far ridere sopra tutto ciò che è umano, come a dire: "Non ve la prendete più di tanto, così è la vita!" Tutto ciò gli è stato possibile dal fatto di prediligere i ricordi che lui ormai può guardare da lontano senza farsi prendere né dall'emozione né da alcuna ragione di voler nascondere o modificare fatti vissuti o idee ed espressioni di sue convinzioni e, nello stesso tempo, sperando che, potendoci ridere sopra, fatti e pensieri possano essere più graditi.
Del resto sotto altra forma (in versi o in prosa) tanti dei temi qui presenti (quasi tutti) sono apparsi su riviste o in sillogi o libretti scritti per pochi amici. Se è vero che poi, tutto sommato, chi scrive finisce con lo scrivere sempre un solo libro, egli spera che forse quest'ultimo possa essere considerato come quello che contiene in sé sinteticamente quanto scritto nel passato (più che altro da parte dello scrivente per dare risposta e ordine alla propria esistenza).
Forse il nonno affidando alla scrittura se stesso era riuscito a capire qualcosa della sua complicata avventura umana. Ma ora ha voluto offrire in brevi racconti da leggere, divertendosi, in un solo fiato quanto è riuscito a salvare (e cioè facendo una selezione rigida di quanto ha creduto possa interessare ai suoi nipoti).
Un'ultima nota. E' inutile affermare che questa è opera di fantasia, tutti i personaggi (talvolta magari ricordati con nomi diversi, per evitare possibili risentimenti) sono reali e i vari fatticelli sono tutti avvenuti. Forse sono soltanto un po' abbelliti, per motivi estetici e letterari.