VOLER BENEdi Izzi Rufo Antonia
Anno: 2020
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Dalla prefazione dell'autrice: L’amore è innato in noi; è un sentimento che ci portiamo dentro fin dalla nascita e che cresce e diventa sempre più intenso, sempre più profondo, più indistruttibile, a mano a mano che i nostri anni aumentano, il nostro tempo avanza. L’amore non è sempre uguale, non ha due facce soltanto come il volto di Giano, ma tante; a volte è più sentito, a volte è superficiale. Noi proviamo amore per le persone, ma il nostro sentimento non è lo stesso per tutte: per i genitori, i parenti è profondo, lo è ancora di più per i figli che noi amiamo più di ogni altro essere al mondo; per gli amici è sincero ma non intenso; per la persona amata (fidanzato, marito, amante) si distingue dagli altri: si ama in modo morboso e riguarda il corpo e lo spirito. Si è legati alle cose in maniera superficiale e ciò non tocca l’anima, l’intimo della persona: se si deve rinunciare ad un abito, ad un gioiello, ad un oggetto di un certo valore, si prova dispiacere, stizza, risentimento ma non amore. Io amo le persone e le cose, d’un amore, naturalmente, che distingue le prime dalle altre. È superfluo dire che vengono, al primo posto, i miei figli e i miei parenti stretti; amo, forse più dei miei figli (perché è piccolo e m’ispira tanta tenerezza) il mio pronipotino Lucio j.: è lui che ha reso luminosi, vitali, i miei giorni senili. Amo la natura, in ogni sua stagione: è il mio rifugio quando ho bisogno di pace, quando voglio isolarmi dal mondo circostante e vivere di poesia. Non amo i vestiti eleganti, la folla, il frastuono in genere. Mi piace il mare, il sole, l’estate; mi piace viaggiare (senza esagerare) per conoscere altri paesi, altri costumi. Amo conversare, senza fare pettegolezzi. (Le liriche della breve silloge sono alcune con la rima, alcune seguendo le regole metriche, altre con il verso libero. Io preferisco quest’ultimo perché non mi fa perdere tempo e non incide sulla mia spontaneità). |