DORINO E LA MAGICA FONTE DELLA SAGGEZZAdi Spagnoli Teresa Denise
Anno: 2014
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Le favole, ieri come oggi, sono delle storielle che intendono suggerire ai giovani (e non solo) momenti di riflessione, ossia costituiscono un tramite assai efficace per veicolare filosofie di vita dai toni solo in apparenza leggeri. In questo caso, Teresa Denise Spagnoli ha inteso parlare ai più piccoli anche per costringere i più grandi a meditare intorno a una società corrotta, egoista, possessiva e ad assaporare sempre il piacere di una sana alimentazione, senza dimenticare mai di contribuire per quanto possibile a risolvere realtà in negativo usando il dialogo e la ricerca del bene comune. Scritta in maniera elegante, la favola è incentrata sul piccolo Dorino e sul suo amichetto Carotino, su una minuscola comunità di ortaggi e di agrumi che si vede sottomessa a un despota dal lignaggio reale e successivamente costretta ad assecondare le richieste, sempre più esose, del Duca Fagiolone, eletto, sì, democraticamente dopo aver spodestato il Re Gran Melone, ma subito dimostratosi assai peggiore del monarca. Le vicende di Dorino e compagni (Fagiolino, Patatalpa, Mandarino, Clementina, Nellino, Nellina, papà Doro e mamma Dora...) sono delle più avvincenti e singolari. Si incontrano via via anche le terribili Zucchine Zuccone, il maghetto Gufo Arnufo, la principessa viziata Meloncina, nonna Arancia, Rafano Scorfano, Romerlo, l'albero cavo, la Montagna Incantata...: una miriade di piccoli e simpatici personaggi che, grazie alla penna in un certo qual modo magica di Teresa Denise Spagnoli, si alternano sulla scena del villaggio Fruverlandia e che, nel bene e nel male, sono chiamati ad affrontare situazioni inattese e non facili. A un certo punto il territorio finisce per perdere la sua bellezza naturale, i suoi colori intensi e diversi a causa delle tasse imposte dai governanti diventando, purtroppo, un territorio in bianco e nero, come uno storico documentario da archivio. Alla fine, grazie alla saggezza di Dorino e dei suoi piccoli amici, Fruverlandia riacquista la pace, la serenità, il suo aspetto caratteristico e una democrazia davvero a trecentosessanta gradi. Uno dei moniti presenti nella favola rivela, tra l'altro, che "la felicità non si trova in ciò che possediamo, né in come appariamo, ma in ciò che siamo", mentre ci viene anche suggerito che per vivere meglio e in salute è opportuno seguire delle regole alimentari che privilegino in modo particolare i cibi ricchi di vitamina A (per vedere bene di notte) e di vitamina C (per crescere sani e robusti). C'è dell'altro, comunque, e non di poco conto. Come a dire che questa favola di Teresa Denise Spagnoli merita di figurare sui banchi della scuola primaria, e altrove, proprio perché è stata scritta con il cuore e con una semplicità coinvolgente. |