Dalla prefazione della prof. Mario Zicolella:
Un’altra raccolta di liriche? Sì, perché la voce della poesia non muore mai, perché l’anima dell’uomo non muore mai. A questa convinzione dell’eternità della poesia contribuisce certamente la presente silloge, per la ricchezza della tematica, per la forza della riflessione, per le emozioni della memoria che recupera il passato e lo rende capace di giustificare il presente. Anche quando esso sembra inaccettabile ed è, invece, ancora una volta, momento amaro, lieto o doloroso della storia dell’uomo.
Ed è questo, altresì, il motivo conduttore della lirica di Adele Pesola: la gioia di vivere secondo i più autentici valori del mondo in cui viviamo.
Nata a Trieste da genitori pugliesi, Adele Pésola Petruzzelli è vissuta per alcuni anni della suainfanzia in Libia, per poi stabilirsi in Puglia, doveha conseguito la laurea in lingue e letteraturestraniere, accostandosi così alla poesia, siaeuropea che d’oltre oceano.Cosa che, unitamente ad una sua innata vispoetica e letteraria, le ha consentito di produrrenumerose composizioni liriche con le quali, nellamaturità, ha partecipato a vari concorsi letterari.È stata premiata infatti a Napoli (Premio Città diNapoli), a Udine (Premio Santa Chiara), e a Roma(Premio Costa Viola), riportando lusinghieriapprezzamenti.
In copertina: olio su tela della stessa autrice