Nove storie di donne, ma forse sono tante di più...
Diverse tra loro per temperamento, cultura, estrazione sociale, simili tuttavia in quel loro modo passionale d'affrontare la vita. Giovani debuttanti sull'instabile palcoscenico del destino, abitatrici della terra di mezzo, o già troppo in là con gli anni... Portatrici di idee e di speranze, oppure gravate dai ricordi e dai rimpianti.
Tra personale e politico, passato e presente, realtà e finzione.
Dall'incipit del primo racconto:
Prima che scenda la notte
Menzione d'onore Premio di Poesia e Narrativa Città di San Gillio LA MASCHERA E IL VOLTO Nona Edizione – maggio 2014
L'appartamento in cui mamma aveva abitato da quando nostro padre l'aveva lasciata, quello che Clara e io conoscevamo in ogni suo angolo più riposto, era inondato dalla luce del tramonto.
Eravamo tornate insieme dal cimitero, nel primo pomeriggio, umido di pioggia autunnale.
La donna che ci aveva messo al mondo, di cui ricordavamo i gesti misurati ed eleganti, l'attitudine al sarcasmo o alla dolcezza più estrema, la moglie fedele di quel nostro padre scapestrato, colei che era paradigma inconfutabile per le nostre manchevolezze, la madre esigente, il cui sguardo ci scavava a fondo, mettendo a nudo le nostre fragilità, le più intime contraddizioni, aveva smesso di vivere.
L'avevamo accompagnata entrambe all'ultima, oscura destinazione.
Non avrei rivisto il suo volto, se non in qualche scatto o in uno di quei video casalinghi un po' sfocati che mia sorella girava negli ultimi mesi di malattia per farla divertire, tutto di lei sarebbe stato ridotto in cenere.
– Vuoi qualcosa da bere?
– Per ora no, grazie.
– Ho avuto paura di andarmene anch'io con lei, mi credi?
Che temperamento melodrammatico questa mia sorella minore, anche se aveva cinque anni meno di me, era sempre così tradizionalista nel suo modo di pensare!
Clara mi s'avvicinò, la abbracciai senza trasporto.
Ci mettemmo a sedere sul divanetto della sala.