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IL GRANDE BOSCO

di Rey di Viallarey Fiorella

Anno: 2008

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Che cosa vorrà mai comunicare un poeta, oggi? Credo abbia ancora un senso consegnare dei versi ad un libro. Chi li scrive trasmette emozioni,vuol essere un amico che racconta il giorno ,l'eterno, il dolore che ci attornia, tra muri di solitudine e la ricerca del volo. Fiorella, anche lei nel labirinto della vita, alla ricerca di certezze, tra aneliti e realtà, scandisce il suo pensiero con parole alte, di cristallo. La forma essenziale, ove scorre la musica, i contenuti equilibrati, tendenti all'ottimismo,rivelano schiettezza di sentire e capacità di ascolto dell'altro. 
 
Fulvio Ferrero
 
 
IL GRANDE BOSCO
 
Il grande bosco respira
muto e segreto
nell'aria tremula.
 
Le dita nere delle radici
s'allungano nell'ombra,
affiorano e par che affondino
nella coltre degli aghi.
 
Le chiome altissime
in cerca di luce
che sfugge all'abbraccio
e penetra in lame dorate,
formando sentieri di sole
nella cattedrale dei pini.
 
Le colonne brunite dei tronchi
vibrano piano
memoria dell'antico retaggio
di portare le vele maestre 
sul mare.
 
Con passo di danza
un giovane cervo s'avanza
il bianco specchio
luccicante nell'ombra.
Ecco, ha sentito il mio odore.
Dovrebbe fuggire,
come i saggi del branco
gli hanno insegnato.
Si cela soltanto dietro il tronco
e non sa che le orecchie
ne sbucano fuori.
 
Poi s'allontana con flemma
altero nel silenzio del bosco