Dalla prefazione di Roberto Bruciapaglia:
Ironia e amore per la vita e le persone che gli sono più vicine, ricordi compresi, fanno emergere da questa silloge una ricca frequenza di situazioni che rispecchiano, in una luce limpida e serena, l'anima poetica e allo stesso tempo scherzosa dell'autore.
Gianni Stuardi, con un linguaggio semplice ma sempre appropriato, colora vivacemente le immagini che fuoriescono dal suo ricco diario di ricordi, sempre ricche di sentimento e pregne di un sottofondo di ironia.
La vita è da vivere e dobbiamo farlo con amore e allegria, sembra essere il messaggio dell'autore. In effetti i contenuti emozionali della sua poetica, legati al tempo andato ma anche al presente, esprimono a volte malinconia ma sempre con un sottofondo di serena tranquillità, come se tutto fosse sempre un sogno che finisca con un lungo e duraturo sorriso. Il suo correre a ritroso, il suo graffiare il ricordo, il suo catturare a sé emozioni mai svanite nel nulla, rende la poetica decisamente brillante dal punto di vista espressivo, carezzevole nell'andamento, esuberante nel diffondere il suo pensiero. Le figure suggerite e scolpite da Gianni Stuardi sono assai simili a soffi di vento, al sorriso di altre stagioni e lasciano al lettore un sorriso a volte umido di malinconia. Roberto Bruciapaglia