SCRIVO E SCRIVERÃ’ DI TEdi Tagliati Franco
Anno: 2020
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Dalla prefazione: Tra Guastalla e il Po c’è un feeling storico e moderno, c’è un concerto di musica semplice e genuina, c’è un cielo che s’infiamma e graffia il tempo con “la semplicità di un bambino / quando parla della mamma”... È, in parole semplici, una primavera di sussurri, di abbracci, di sogni che rinnovano su una vetrina di cristalli che colorano di stupore ogni sguardo, ogni carezza, ogni sfumatura, ogni ricordo che, quasi in segreto, rianima “l’esuberanza dell’estate” e “l’odore metallico della neve”... È, questo, un continuum di emozioni e di immagini che Franco Tagliati ci consegna attraverso una poesia dal calco dialogante e tale da mettere in piena evidenza la sua non comune capacità di coinvolgerci e di trasmetterci voli alti, ardenti strette di mano, paesaggi anche intimi di una bellezza a tratti confidenziale e talvolta (più spesso, per la verità) pulsanti e vibratili come ali di libellule. Diceva Shirley (in Preface to Beaumont and Fletcher) che “La poesia è figlia della natura: regolata e resa bella dall’arte, si presenta come la più armoniosa di tutte le composizioni”. Diciamo questo, in quanto i versi, essenziali e intimamente musicali, di Franco Tagliati hanno il dono, non comune, di mettere immediatamente i n circolo, in chi legge, un panorama dalle tinte gradevolissime che, sia nelle poesie in dialetto che in quelle in lingua italiana, non fa altro che invogliare ad una lettura non superficiale in quanto il mosaico compositivo è ricco di tessere cangianti ed elegantemente incasellate in un quadro circolare che esalta il fascino del Po e quanto si agita (e si muoveva anche in un ieri lontano) al di là delle sue sponde. |