Dalla prefazione dell'Autore: Un tempo si scrivevano lettere per comunicare; per tanti millenni e secoli la lettera è stata lo strumento principe: su corteccia d’albero, su tavolette cerate, su pelli di pecora conciate, uno stilo, una penna d’oca, una tintura distillata da bacche o dal nerofumo e via… messaggi a funzionari, disposizioni per la guerra, transazioni d’affari, affettuose comunicazioni a familiari ed amici, parole d’amore al partner… tutto passava attraverso la magia epistolare.
Poi arrivò la carta, la carta che soppiantò tutti gli altri strumenti – semplice da trovare, facile da vergare con strumenti sempre più facili da rinvenire ed usare – la lettera poi cominciò ad essere scritta con strumenti meccanici. della mia generazione chi non ha usato una Olivetti o una Remington per inviare una lettera ad un amico, un ordinativo ad una ditta, un articolo per giornale: la scrittura penna/foglio rimase confinata a messaggi più intimi e personali; sembrava più consono che una lettera d’amore fosse scritta a mano, magari su fogli colorati e profumati.
E adesso c’è il computer e con esso la mail. Adesso tutta la comunicazione scritta passa attraverso la mail, ma proprio tutto: per la riservatezza è stata inventata la PEC; SMS e MAIL sono i mostri sacri del nostro tempo anche se la loro vita si preannuncia anch’essa breve. Da dirigente scolastico ho usato la mail per anni, attraverso di essa è passato il mio lavoro, le mie riflessioni didattico-educative, le disposizioni operative.
Così mi è venuto naturale scrivere mail anche all’amica con la quale ho intrecciato un bellissimo affettuoso rapporto: ma ad una donna colta, raffinata, sensibile non si possono scrivere aride parole dove manchi l’humus dell’affetto e dell’empatia. Così cominciai a scrivere mail poesie nelle quali riversare sentimenti, memorie, lampi di vita quotidiana, trame di rapporti e di sogni anche irrealizzabili.
In otto – dieci anni ne ho scritte tante: qui ci sono quelle che mi son parse le più significative, che riassumono anni di intensi affetti e sentimenti.
Forse oggi mi servono per mantener viva, nel ricordo, una pagina che altrimenti si perderebbe nella nebbia del tempo; o forse solo per ripercorrere la memoria di momenti densi e vivi che non torneranno più, ma ci sono stati e mi hanno dato gioia di vivere, tenerezze, emozioni…
Naturalmente delle centinaia di mail scritte ed inviate, qui sono raccolte solo quelle che mi son sembrate più intime e significative dal punto di vista lirico ed affettivo, quelle scritte al modo che il cor “mi ditta dentro”; le comunicazioni quotidiane, le riflessioni socio educative, pure importanti, hanno altro registro.