I SOGNI DELL'ANIMA E ALTRI DILETTIdi Pergolari Paolo
Anno: 2016
|
“Eh sì, ne ho vista di gente seduto qui, nella veranda lungo il fiume. Ne ho vista tanta… Fin da allora, fin da quando insieme ai miei vent’anni aspettavo Godot, un Godot qualsiasi…”. Così si esprime l’autore in questa raccolta di variegati e originali personaggi/protagonisti dei suoi racconti. Personaggi che portano il segno inconfondibile di una fantasia sempre viva e presente, e al di sopra di ogni schema convenzionale. Così come il Giuseppe di Nazareth visto in una completa dimensione umana nell’ambito familiare, oppure le diverse reazioni della gente dinanzi ad un gigantesco pene cresciuto all’improvviso al centro della piazza della città. Ed ancora. Ecco il collezionista, la cui erudizione lo porterà a confondere filosofia e delitto, scienza e crimine. E, tra le altre, sono spassose e ironiche le vicissitudini di un oscuro impiegato cui capita la geniale e felice intuizione di usare gli escrementi organici come fonte di ricchezza. E poi viene proposto il fautore di una società migliore presa in prestito dal mondo degli insetti, e viene presentata, anche, l’esilarante tragedia, che si consuma tra le mura domestiche, di un uomo vittima di due agguerrite sorelle. Mentre nella prima parte del libro, l’autore stesso si presenta e si mette a nudo e, guardando dentro di sé, scopre un mondo interiore che si appaga nella pienezza della vita, pur di fronte a scetticismo e consuetudine. Ma qui citate sono soltanto alcune delle estemporanee trame che costituiscono la parte integrante di una società dedita a battaglie e avventure, senza le quali sembrerebbe che l’umanità non possa fare a meno e, addirittura, sopravvivere. Non a caso il filo conduttore delle storie narrate può ricercarsi nel sentimento dell’amore visto attraverso le più diverse prospettive; mentre le vicende immaginarie e fantasiose di questo libro stanno tra loro in una certa relazione di parentela, parlano alcune lingue comuni e sembrano vivere il loro destino singolare in un tempo e in un luogo del tutto propri e a sé stanti. In definitiva, come pensa Pergolari: Niente è più saggio di un buon racconto. |