META_MORFOSIdi Di Gioia Aldo
Anno: 2011
|
Dalla prefazione di Bruna Risso: Metamorfosi o meglio Meta_morfosi, questo il titolo dell’ultimo lavoro di Aldo Di Gioia.
Cosa significa questa parola?
Cambiamento, trasformazione, rivoluzione dell’esistenza?
Possono esserci molti significati e molte interpretazioni; una risposta la possiamo trovare leggendo questo libro che ci propone, attraverso il cammino interiore dell’autore, le trasformazioni all’interno di una vita. Trasformazioni e cambiamenti non solo individuali ma sociali, come quelle raccontate in “Torino e i misteri dell’arca perduta”, che ci trasporta in un passato cronologicamente non lontanissimo, ma lontano anni luce da quello della realtà odierna. Come può dimenticare, chi non è più giovanissimo, gli appuntamenti alla “Nave”? Ci troviamo domenica pomeriggio davanti alla “Nave”, è un’espressione che è tornata alla memoria come una valanga, un’onda gigantesca piena di ricordi di una Torino del secolo scorso, una Torino della nostra adolescenza e giovinezza. La memoria, “I ricordi”, è vero possono lacerare l’anima, “sono inafferrabili compagni di viaggio” e perfino, continua l’autore, “perfide canaglie”, però ci accompagnano nel cammino della nostra vita ed a volte diventano presenze che testimoniano della nostra esistenza; spesso “possono far male”, come afferma Aldo Di Gioia, però anche il dolore può avere un significato e merita di essere vissuto, perché così è la vita. Ma i ricordi, le trasformazioni dell’esistenza che significato avrebbero senza quella forza vitale rappresentata dalle emozioni? “Le emozioni” afferma ancora l’autore, “sono fuoco che cimisce sotto la cenere, acqua che ruggisce in attesa del bollore finale”, sono, aggiungo, un’onda che s’infrange sulla spiaggia e per quanto grande, prima o poi si esaurisce, se non la si contrasta, ma se si pone un argine alla sua impetuosità può travolgerlo e provocare gravi danni. Alle emozioni occorre dare ascolto come alle spie rosse che improvvisamente si accendono sul cruscotto dell’auto; loro vogliono dirci qualcosa e se non le ascoltiamo, rischiamo di farci male. L’ironia dell’autore emerge in molti scritti come in: “Per una vita migliore”; il riferimento alla scarsa empatia verso il ferro da stiro, la sua capacità di sorridere alle difficoltà quotidiane dell’essere casalingo. Note di forte sensibilità e delicatezza risuonano in “Imparando ad amarti” e in “Tra realtà e sogno” e comunque, molta della produzione letteraria dell’autore riflette la sua sensibilità e profondità di sentimenti. Questo libro può dare la sensazione di un cammino di andata e ritorno, nel senso che a volte ci si aspetta un cambiamento verso la speranza e la positività ed invece, si è come trascinati indietro nel dubbio e nell’incertezza. Tutto ciò costituisce tuttavia l’essenza della vita che è in continuo divenire: “Panta rei - tutto scorre” ci dice Eraclito, e Aldo Di Gioia attraverso questi testi, ci trasmette molto della dinamicità dell’esistenza e del fascino di un futuro non pieno di certezze, ma stimolante alla lotta quotidiana che ci fa sentire vivi. In questa lotta aggiungerei un elemento che è quello della speranza, compagna inseparabile dell’essere umano. |