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MOSTRELIBRILUOGHI

di Ottone Costantino con la collaborazione di Presentazione di Gianni Cometti - Illustrazioni e dipinti di Giada Ottone

Anno: 2014
ISBN: 978-88-97902-96-6

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Costantino Ottone la scoperta di quello che si vede, ma senza guardarlo
Dalla presentazione di Gianni Cometti
Costantino Ottone, cureggese di Marzalesco (precisazione necessaria) è laureato in Giurisprudenza e di mestiere si occupa di titoli finanziari, ma il vero Costantino non né il giurista, né il pur bravo promoter, quanto quello di queste pagine. Qui c'è la sua essenza di accattivante scrittore di luoghi, di libri e di espressioni artistiche. La sua prosa è apparentemente semplice e difatti l'occhio scorre senza fatica di riga in riga, ma, se ci si sofferma, si scopre che nella sua prosa vi è ricerca di particolari, cura della sintesi, talvolta ironia e, comunque, il leggere è sempre divertente oltreché utile e vero (omaggio ai principi manzoniani: Il vero per soggetto, l'utile per scopo, l'interessante per mezzo). Si scoprono aspetti di luoghi che già pareva di conoscere, come gli spruzzi agli astanti da parte dei vigili del fuoco di Zermatt il giorno di ferragosto, oppure i canali di Annecy (Alta Savoia – Francia) o angoli della Sicilia sorprendentemente verdi. E poi tanti ricordi della nostra infanzia (siamo coetanei) e della nostra terra come quei platani che gli disturbavano la vista delle partite di calcio del Borgomanero (quando giocava nel vecchio stadio) dal balcone dei suoi zii e lui, lo zio, era uno che aveva fatto scrivere pagine e pagine di sport e si chiamava Domenico Piemontesi (per chi non ne avesse sentito parlare, provi ad avviare un motore di ricerca e scoprire chi era il "Ciclone di Borgomanero" negli anni venti e trenta del secolo scorso). Ci sono foto molto belle di luoghi che continuano ad essere nel contempo belli e discreti: a Costantino (come a me) sembrano non attrarre le località che la consumistica propaganda turistica vende come i più belli del mondo: il Sizzone ha un gusto fiabesco ben superiore a Sharm elSheikh. Non solo. Fra queste pagine si scoprono posti come Lomello (già capitale della Lomellina) che l'andare veloce e distratto delle autostrade non permette di scoprire. Salvo farlo attraverso scritti genuini (sinceri forse avrebbe scritto il Manzoni a cui andiamo ad attingere per la seconda volta in poche righe) come questi.