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IL FIORE DELLA MIA FANCIULLEZZA

di Martini Mariapia

Anno: 2016

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Un bel giorno di primavera in un piccolo paese friulano nascosto fra i boschi, nasceva una bambina, ero io Mariapia. Crebbi con la nonna e feci le scuole elementari. I ricordi più belli della mia infanzia, sono rinchiusi nel mio cuore, passano nella mia mente come un film in bianco e nero. Mi sedevo sul prato che odorava di fieno a guardare i monti e ascoltavo in silenzio il rumore del fiume che scorreva. Sentivo una musica e sembrava che mi dicesse: “Ascolta e canta come canto io”. Ed io cantavo, cantavo e rincorrevo farfalle colorate e guardavo i monti e il prato verde dove l’albero delle noci mi regalava i suoi frutti e l’orto dove la nonna coltivava le sue piccole verdure, ed io rubavo i pomodori freschi e ascoltavo il fruscio delle foglie di zucca che nell’ombra bisbigliavano: “Corri a casa che la nonna è in pensiero!” E io correvo, correvo…
Ora ho rivisto tutto questo, ma non ho ritrovato la bambina che cantava e correva, nemmeno il volto di mia nonna ad aspettarmi.