NELLA MALINCONIA DEL TRAMONTOdi Bello Mario
Anno: 2010
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CHE COS'È LA POESIA?
Per Francesco De Sanctis, nei saggi critici: “La poesia è la ragione messa in musica”.
Benedetto Croce inizialmente la concepì come “poesia pura”, poi come “intuizione lirica”, agganciandosi alla concezione Romantica di Edgar Alan Poe, infine la intese come “intuizione cosmica”, volendo dire che la poesia, pur essendo espressione di un sentimento individuale, contiene però un riflesso della vita universale nel quale ciascun uomo può riconoscersi.
Più “illuminanti” sono le definizioni date alla Poesia dagli stessi poeti:
“Poesia è malattia” - Franz Kafka.
Per Umberto Saba: “Cos’è in fondo un poeta? …è soprattutto un bambino che si meraviglia di quello che accade a lui stesso diventato adulto”.
Per Eugenio Montale, in “Non chiederci la parola” (in Ossi di seppia, 1925) esprime appieno la sua idea di poesia:
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
“Proprio la linfa del «secco» ramo, ed essa sola, alimenta in Montale il fiore della poesia” osservò Alfredo Gargiulo nella prefazione all’edizione del 1928.
La più moderna definizione di Poesia è quella che troviamo su Internet, in wikipedia.org/wiki/Poesia:
“La poesia è l’arte di usare, per trasmettere il proprio messaggio, tanto il significato semantico delle parole quanto il suono ed il ritmo che queste imprimono alle frasi: in ciò, la poesia ha in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d’animo in maniera più precisa di quanto faccia la prosa.” |