Dalla prefazione di Fulvio Castellani:
È una lettura della realtà e dell'insolito, fresca e piacevole, che ci viene offerta da Carla Vinazza, ossia un piccolo compendio di giochi fantasiosi e di interpretazioni intime raccolte da un incontro, non superficiale, con l'oggi e le accelerazioni che la tecnologia avanzata ci offre a piene mani.
Con una scrittura che coinvolge, ecco così che personaggi e situazioni trovano spazio ed equilibrio nel contesto in cui vengono inseriti accaparrandosi, in tal modo, un concerto di note elegantemente modulate sul filo di una scelta stilistica caratterizzante.
Sono tredici i racconti, dal respiro più o meno ampio, che Carla Vinazza ha inteso raggruppare sotto il titolo complessivo di Frammenti sparsi, ma ognuno lascia un'impronta di non poco conto. Basta soffermarci, per rendercene conto, sull'intreccio tra l'ieri e il mondo attuale, che fuoriesce da La favola sbagliata con Cappuccetto Rosso che si trova a non capire cos'è e com'è il luogo, la città e il modus vivendi con cui all'improvviso si è trovata a confrontarsi. Oppure la controstoria de I reietti, un ammonimento a quanti si credono superiori e non si accorgono che sono proprio loro a vivere in maniera impropria, o quasi.
Ogni racconto è un quadro di singolare bellezza sia dal punto di vista creativo che per le sfaccettature policrome che contiene grazie ad una sapiente orchestrazione di emozioni e di momenti inattesi, insoliti...
Ci sono anche dei passaggi decisamente lirici che denotano una sensibilità non comune: "In quei giardini che nessuno sa un ramo si è staccato ed è caduto a terra come una piuma, ormai provato dagli anni e dalle vicissitudini" e prosegue con le osservazioni del ramo spezzato che osserva e pensa alla sua storia, a quei rami che "si guardano tra di loro, spaventati, tristi e increduli trasudando le ultime gocce di resina come fossero lacrime solitarie che nessuno asciugherà”. Davvero un bel concerto di sguardi, di sogni, di ammonimenti, di genuflessioni e di aperture, di specchi lucenti e di porzioni d'infinito. Come a dire che Carla Vinazza ci ha, in un certo qual senso, stregato con il suo stile, con la sua capacità di seduzione, con il suo navigare oltre...