Brevi racconti umoristici e qualche poesia
Dalla prefazione di Fulvio Castellani: Già dal titolo: “Anche i pesci cantano canzoni d’amore”, si intuisce che Arianna Citron con i suoi racconti (brevi e brevissimi) e con le sue poesie, naviga con le parole usando come remi un pizzico di umorismo e di ironia.
C’è una distribuzione logica di momenti a mezzo tra il serio e il faceto ovvero una giusta miscelazione di immagini, di situazioni e di sottintesi che fanno il pari con un’armonia espressiva decisamente unitaria. Non c’è, forse, il fascino di una dolcezza emotivamente intersecante, ma sicuramente un ricco vocabolario di note lineari dalle tonalità inattese, piacevoli, stuzzicanti.
I racconti vivono di un centinaio o poco più di parole (non a caso Arianna Citron ha ricevuto alcuni anni or sono un premio nella sezione “100 parole per raccontare” al Concorso Letterario LeggiadraMente), ma sono racconti che si inseguono con un nitore espressivo e con una verve fantasiosa non di poco conto. Anzi le scenette incentrate sui “calzini spaiati”, sulle “farfalle nello stomaco” e sul “pesce per cena” (tanto per citarne alcuni) meritano non pochi applausi proprio perché Arianna Citron dimostra che, mettendo nero su bianco, si diverte, sorride e al tempo stesso graffia la realtà in cui viviamo lasciando al lettore gli input per leggersi dentro e verificare se le scenette descritte potrebbero interessare anche lui.
È evidente a questo punto che Arianna Citron sa veramente entrare nel cuore della musicalità di una parola, nel canto di un incontro, nella bellezza di una stagione, nel perché anche il sole può essersi innamorato della luna...
E non ci sembra cosa di poco conto!"