DIARIO DI UN ANNO

Dalla premessa dell'autrice: "Diranno i lettori (ma sono io a dirlo per prima) che “Diario di un anno” registra le condizioni meteorologiche di ogni giorno che passa e gli stati d’animo dell’autrice. Ci si imbatte, infatti, in una serie reiterata di affermazioni, descrizioni e lamentele più o meno sempre uguali. Sarebbe inutile smentirli, essi sono sinceri, veritieri. Chiarisco il motivo per cui succede: il tempo, per una persona anziana, quindi in pensione, che vive sola in casa perché i suoi figli sono sistemati e indipendenti e il marito e tutti gli altri parenti stretti sono “volati in cielo”, il tempo dicevo, scorre monotono, non cambia ritmo, le attività si ripetono sempre nello stesso modo, gli interessi, affievoliti, non riempiono del tutto il vuoto che intorno a lei s’è creato. Ella non programma le sue giornate: come automa svolge le faccende solite, si dedica a qualcosa che più le sta a cuore, crea poesia, se ne è predisposta. Nulla cambia. Il suo procedere è un nastro che gira in eterno e ripete sempre lo stesso ritornello. Tale persona non fa altro che entrare in sintonia col tempo e con i suoi umori cangianti, ricorrenti, e annotare sulla carta quanto le si mostra allo sguardo ogni giorno, le sensazioni e le emozioni che emergono dal suo mondo interiore."