Diario di un viaggio immobiledi Ferrandi Angelo
Anno: 2004
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L'uomo può decidere di amare se stesso, perché può decidere chi essere. Tu sei un grande, e ricorda ogni dubbio ci porta in alto, ma per avere la consapevolezza della propria altezza bisogna smetterla di guardare verso il cielo e rivolgere lo sguardo verso il basso.
"La risata è un pallone, il grigio è la nebbia, l'amore l'odore di clorofilla, la matematica energia controllata che fa paura. La mia energia non si controlla, arriva come un'onda e sommerge il nulla, si ritira verso il suo mare e lascia oggetti che vanno raccolti immediatamente. Raccogliere quelle figure di memoria appartenenti ad altro tempo ed altri luoghi, uniti a questo mondo relativo da un canale invisibile chiamato nulla, dove la costante del tempo non esiste, esiste l'assoluto e non vi è né passato né futuro ma un unico tempo che è l'eterno, scatola infinita che racchiude il tutto e se stessa".
Diario di un viaggio immobile è l'energia che sommerge il silenzio nelle ore notturne dell'autore, viaggiando da fermo al cospetto di un monitor, battendo i tasti di un computer; nascono così brevi pensieri e racconti di una realtà in bianco e nero come ama definirla Seven, nickname diventato suo alter ego e compagno di avventura di un viaggio in una realtà che noi tutti conosciamo. Angelo Ferrandi rivive l'oggettività quotidiana e la distorce insinuandosi tra le pieghe della società filtrando immagini e prospettive diverse, non curando forme verbali o curato dettame stilistico ma si preoccupa di trasporre la sensazione così come viene percepita come se la vita fosse un film, un'avventura senza trama, un viaggio stanziale senza meta.
Seven
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