Antologia di racconti brevi degli studenti del Collegio Marino
Dalla prefazione del prof. Gianluca Fazio: Dalla necessità di sperimentare una prosa moderna ed essenziale è nata questa breve antologia, dal sapore eclettico e pregna di interessanti prospettive. Veri protagonisti di questi racconti sono gli studenti del nostro Istituto, curiosi indagatori di realtà e autori di prose che attingono sia dalla quotidianità sia da esperienze sensibili ove ogni alunno ha donato un po’ di sé.
Il progetto vuole essere una concreta possibilità di approccio ad una scrittura creativa priva di tracce o guide narrative e il cui unico vincolo è rappresentato dalla libertà creativa. Gli studenti, pertanto, hanno accesso ad un panorama ricco di stimoli e idee attraverso le quali gettare le fondamenta dei propri elaborati. Ogni storia è narrata in forma del tutto personale e il punto di vista si presenta sotto forma di focalizzazione interna, pronta, immediata e genuina; il bacino d’ispirazione si riversa su generi differenti, dalle narrazioni fantastiche e fantasiose a quelle realistiche e connesse alla “terra”.
Si tratta di un crogiolo di pensieri, riflessioni, affetti e azioni che profumano di ricordi, vissuti (talvolta individuali, talora collettivi), dialoghi e monologhi che formano una eco sorda, ma quanto mai assordante nel “silenzio” della pagina bianca. Agli alunni è stato chiesto di lasciar scorrere la penna e la creatività, abbandonando qualunque legame didattico al fine di conferire ampio respiro ai propri testi.
Tra le righe dei racconti il lettore può abbandonarsi alle confessioni degli autori, ove questi denunciano la propria sensibilità o i propri affetti; è altrettanto verosimile imbattersi in storie che risuonano come dolci e timide confessioni: composte da una manciata di parole. Come recitano il titolo e il sottotitolo di questa raccolta, infatti, ogni elaborato deve snodarsi in un arco di cento parole o poco più, sostituendosi alle lunghe narrazioni e regalando così una lettura veloce, fresca e assolutamente innovativa.
Scorrendo tra le parole è facile immaginare pregressi storici, vicende e retroscena mai dichiarati, poiché la maggior parte delle narrazioni si presenta a noi in medias res. È altresì palese proiettarsi nel prosieguo di ogni storia, tracciando una sorta di flashforward senza limiti di tempo o spazio. La bellezza di tali brevissime prose è insita proprio nella modalità con la quale ogni lettore si approccerà all’opera sfogliando le sue pagine; la libertà compositiva coincide quindi con quella di interpretazione e con essa dipinge un panorama letterario moderno, quasi avanguardistico e dagli accenti novellistici. In ogni storia è presente una sottile morale che possiamo scorgere tra le pieghe delle numerose figure retoriche o nelle conclusioni riflessive che sigillano i testi che, a loro volta, conservano intatte le melodie sintattiche delle quali si compongono. Non mancano sequenze descrittive e dialogiche, seppur concentrate in spazi ristretti ed essenziali. Insomma, modernità e tradizione convivono e si sostengono reciprocamente; ognuna con i propri cavilli e le necessarie asperità – dense entrambe di passioni e aderenze che giammai si annulleranno, ma che contempleranno, senza tempo, le nuove frontiere della scrittura ove i giovani fanno echeggiare i propri intenti espressivi.