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SOGNI INTINTI NEL CUORE

di Scarparolo Ines

Anno: 2014
ISBN: 978-88-6932-004-0
Prezzo: 8.00 €

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È un'artista, Ines Scarparolo, e lo evidenzia in maniera inequivocabile fin dalla prima composizione di questa singolare e ispirata raccolta di poesie e di racconti. Lo è artista, soprattutto perché sa guardare dentro le cose e navigare usando i remi del cuore, senza mai perdere di vista l'ieri, il suo aver cavalcato realtà diverse e assai spesso dalle tonalità in negativo.
"Per oggi, voglio solo / giocare, ridere, sognare...", scrive in chiusura della poesia iniziale che si presenta, come tante altre, sia in dialetto vicentino che in lingua italiana. Da ciò risulta chiaro il suo intento di volare alto, di armonizzare il suo io sulle note di un lirismo intimo che risveglia figure (splendide le poesie che hanno al centro le immagini del padre e della madre) e paesaggi, momenti di vita e cavalcate all'aria aperta, nel segno di un ricordo e di un presente che si alternano su una tavolozza dai colori cangianti, brillanti...
Ines Scarparolo non usa alchimie stilistiche e soste ermetiche; gioca le sue carte con nitore espressivo; marca di sé ogni accelerazione emotiva, ogni incontro, ogni situazione.
C'è nel cuore del suo dire un compendio di religiosità, di sussulti che si alzano in direzione dell'Oltre e che, nell'ode dedicata al montanaro, racchiude la bellezza dei boschi, della natura, della voce della montagna: "Tu vai, montanaro, e comprendi / che puoi dare del "tu" persino / al Padreterno."
Giova fatica scindere l'eleganza dei versi in vernacolo dalla collaterale traduzione, in quanto nell'un caso e nell'altro Ines Scarparolo si rivela – anzi, si conferma – una grande interprete dei sentimenti e dell'amore che pervadono a trecentosessanta gradi il suo profumato giardino creativo.
Non a caso ha scritto di aver addolcito "ogni istante del giorno / con carezze di sole leggero / con i baci di petali rosa / con parole cantate dal vento" e non a caso, quando suo padre è spirato, "dalle imposte socchiuse / un raggio di luce / è entrato a carezzarti il viso" e lei non ha potuto fare a meno di sussurrargli: "Sì, papà, fuori / c'era ancora il sole!", che in vernacolo suona così: "Sì popà, fora / ghe jera 'ncora el sol!"
Se la poesia fa parte del Dna di Ines Scarparolo, nei racconti (esemplare e toccante, al riguardo, quello dal titolo "Lo stradivari" e il fascino che emana contemporaneamente "L'incontro") l'eleganza del suo dire trova ulteriore spazio espressivo, grazie anche al ricorso a modi di dire dialettali e ad aeree proiezioni affettive.
Un compendio di bellezza interiore, dunque, o, se preferiamo, un ulteriore salto in avanti di una scrittrice genuina e dal cuore sincero che sa riempire con abbondanza i giorni del suo passaggio sulla Terra.