PERDONAMIdi Dokollari Adriatik
Anno: 2017
|
Dalla prima pagina del romanzo: Dopo aver parlato con Kate e avere finalmente deciso di dire tutto a sua madre, Amanda si precipita velocemente verso casa salendo le scale per raggiungere il suo appartamento, pensando poi alle parole che dirà: “Sì, adesso sono convinta, racconterò di Brian a mamma, le dirò della mia gravidanza e sono certa che lei mi capirà, però…”, intanto si guarda intorno con la sensazione di essere spiata “ma come farò a dirlo a papà e a mio fratello? Ultimamente sono così strani, litigano spesso con mamma… Oddio, che cosa devo fare?” Dopo qualche minuto di riflessione dice fra sé: “Ho deciso; lo dirò solo a mamma, poi si vedrà…” Amanda è così contenta di avere trovato la giusta soluzione: è sul pianerottolo, di fronte alla porta di casa, abbassa decisa la maniglia, ma niente, la porta non si apre. È chiusa a chiave. Eppure dentro, qualcuno sta parlando ad alta voce. “Che starà succedendo?” ripete fra sé Amanda. Suona così il campanello, la porta si apre immediatamente: davanti a lei sua madre che la invita ad entrare rapidamente. – Mamma, che è successo? – chiede Amanda scorgendo cinque persone sedute in salotto che parlano e ridono forte mentre sono intente a guardare l’ultimo telegiornale. Amanda li osserva ma non comprende né chi siano, né che cosa ci fanno a casa sua e raggiunge così sua madre che seduta sta ad aspettarla in camera sua. Sembra avere pianto molto. – Mamma, si può sapere che cosa sta succedendo? Chi sono le persone in salotto con papà? – Abbassa la voce, Amanda! – le dice e accende il televisore. Per un momento tutte e due si siedono e ascoltano le notizie. Qualcosa di grave era successo, un omicidio, però Amanda non comprendeva che cosa c’entrasse tutto questo con la situazione che si era creata in casa sua, e soprattutto non capiva la preoccupazione di sua madre. – Amanda – oggi hanno ammazzato lo sceriffo, e da quel che ho capito… – Va bene mamma, ho capito e mi dispiace per lui – la interrompe – ma in America quasi ogni giorno accade un omicidio, però tu devi stare tranquilla. – Aspetta, Amanda, per favore, lasciami finire – risponde la mamma scoppiando a piangere. – Parla, mamma! Mi stai facendo preoccupare così non ti avevo mai vista – replica Amanda dividendo lo sguardo tra il viso di sua madre e le notizie in TV. – Amanda, da quello che ho capito, gli assassini possono essere quei tipi di là in salotto con tuo padre. Amanda strabuzza gli occhi e terrorizzata: – Allora chiamiamo subito la polizia – dice confusa e spaventata. – No, Amanda, ognuno di loro può essere l’assassino dello sceriffo, compreso tuo padre e tuo fratello! Non fanno altro che ridere e brindare per la sua morte! Tuo padre l’ha addirittura chiamato “porco schifoso” e riempito di insulti. – Sì, mamma, ma questo non vuol dire che siano loro gli assassini! Papà è stato anche agente della CIA, o sbaglio? – No, non sbagli affatto, però ha commesso alcuni reati e per questo è stato cacciato ed è stato anche in carcere. – In prigione? Che cosa stai dicendo, mamma? – Sì, figlia mia: tu eri troppo piccola e non te ne puoi ricordare. Io non te l’ho mai detto, non volevo rovinarti l’immagine di tuo padre. – Intanto, dal corridoio una voce forte tuona: – Barbara! Dove sei? |