Stelle della terra e luci dell'umanitÃdi Bello Mario
Anno: 2024
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Dalla presentazione: "Partendo dal presupposto che in poesia è sempre e solo la qualità ad essere richiesta ad ogni autore, gli ‘incontri’ di Mario Bello con ‘l’altra metà del cielo’ hanno il pregio di aggiungere una particolare intensità al suo poetare, avendo scelto quale oggetto dei suoi componimenti una serie di donne che hanno eccelso nell’attività da loro scelta e sono l’espressione di una presenza e di un impegno significativo nella società civile. Dopo gli ‘incontri’ con ‘l’arte e la poesia’, l’autore si cimenta su un altro versante, quello del mondo femminile, coniugato in tanti ambiti lavorativi (dell’arte, della ricerca, dell’economia, della politica, della letteratura, della ricerca, della scienza, della moda, della musica, dello sport, ecc.), dando vita a ‘poesie come persone’, uniche e particolari, avendo lasciato un’impronta indelebile, in quanto protagoniste. La silloge composta da 50 liriche, dedicate ad altrettante donne, coglie gli aspetti salienti del loro vissuto, cogliendo in ognuna – quasi a metterle in gioco in prima persona – sentimenti ed emozioni, intuizioni, capacità creative e coraggio, e altro ancora, caratterizzando di volta in volta la loro forza d’animo, che è alla base di ogni storia personale. Ogni componimento poetico nella sua fisiologia diventa una lirica dolorosa e luminosa, che colpisce perché mostra al lettore quanta vitalità si nasconde dietro la quotidianità di una donna che sta in trincea, che soffre, che non accetta, che crea e si impone, sopportando fatiche e contrarietà, per sfuggire ad un sistema discriminatorio e trasformare il mondo che la circonda. L’io poetico si esprime nel dare un suo lustro non ad un inossidabile mito di bellezza in sé, ma a quella della fatica, dell’impegno, superando limiti di genere e logiche di un pensiero che resta dominante nella società a livello globale, limitando diritti e valori universalmente riconosciuti e che non sempre si dispiegano allo sviluppo di quella ‘metà del cielo’, che è costretta a patire ogni tipo di impedimento, con umiliazioni e sofferenze. In questo senso, si ritiene che l’autore abbia reso incandescente – quasi processuale - la materia trattata e oggetto di ogni ‘incontro’, accentuando la fisionomia del suo poetare, senza evidenziare condanne, inutili in poesia, o assoluzioni, che non avrebbero significato, ma dando forza e significato poetico a ogni storia di donna impegnata, spesso pioniera o visionaria, offrendo un impareggiabile ‘affresco’ delle loro capacità e che continuano a illuminare il cammino per le nostre e per le generazioni future. L’autore non ha inteso mettere in scena un universo di donne che rivendicano diritti ed altro, e sotto questo aspetto non si è alla presenza di una ‘resistenza della poesia’ per scardinare un pensiero che è dominante, ma ha espresso quell’incredibile ‘respiro’ (di cose buone) che la mancanza d’aria impedisce alle donne di avere e che invece con la loro abnegazione tuttora sprigionano, con il loro carattere e la vitalità, dando ‘voce’ al loro essere ‘donne’. Quelle ‘voci’ sono presenti e ogni lettore può ascoltarle nelle liriche dedicate alle singole ‘protagoniste’, che l’autore con la naturalezza che gli è congeniale mette in connessione con il resto della società, alla ricerca di una verità interiore di cui ogni essere umano ha bisogno, per renderlo più vicino a noi stessi, in un ‘respiro’ che accomuna e non distanzia. I contenuti delle poesie non hanno bisogno di chiavi di lettura, si irradiano da sole di luminosità, e l’autore anche in questo caso ci sorprende con la sua ‘vis’ poetica che non conosce confini, riuscendo a imprimere ad ogni figura di donna la ‘luce’ che merita, con un’intensità personale. Donatella Garitta A questo link potete acquistare l'ebook. |