OCCHI DI FATAdi Sala Ornella
Anno: 2010
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Le favole e racconti di questa raccolta sono espressi in modo che fossero capite da tutti, anche perché manifestassero la forza di radunare insieme e respirare una semplicità che volendo può incantare.
In alcuni casi si potrà trovare una ritrovata serenità e fiducia, sentendosi crescere dentro la fierezza di far fronte a certe situazioni. Non mancheranno un’alternarsi di umori e di atteggiamenti tra la gioia e l’insofferenza.
Dal primo racconto, L'APE VANITOSA: "C’era una volta, un lungo pianoro cui facevano corona sinuose colline e aspre montagne. Nella penombra della notte, appena rigata dal luccichio di qualche stella, s’intuiva che questa era terra buona per coltivare tanti fiori. Lei Vanitosia, era un’ape fuori dal comune, non voleva essere come le sue sorelline che facevano le sentinelle e vigilavano continuamente perché i nemici che potevano attaccare un alveare erano tanti, ma loro erano pronte a morire per fedeltà. Sentiva però la sensazione che suscitava il profumo di un fiore, e danza per quella fortuna trovata e lo splendore sei suoi occhi era grande nell’osservare quelle forme e gamme di colori come di un bel quadro fornito. Lei era consapevole far parte di una evoluzione sociale, non meno complessa dell’uomo, e dove non vi era posto per gli sfaccendati perché chi non lavorava veniva eliminato, ma non se la sentiva di far parte di quel romanzo e d’avventure, con un fondo drammatico e misterioso, eroiche imprese e lotte spietate per l’amministrazione del miele..." |