IL LABIRINTISMOdi Montacchiesi Mauro
Anno: 2017
|
Labirintismo di Mauro Montacchiesi è sincresi e eidon di un mondo di immagini: è un deposito della memoria, un engramma, derivato dalla condensazione di innumerevoli esperienze subconscie del poeta, di un ego ormai schizoide e dissociato, di un irresoluto Ulisse, incalzato dai propri sommovimenti interiori. Il suo viaggio nel labirinto è, dunque, un iter mentis, che si attua nella perdita della superficie, nel dedalo della percezione attraverso una scrittura ricca di continui echi e rifrazioni su se stessa, ebbra di incastri e di raddoppi che conducono alla propagazione di un orizzonte ostruito o reiterato, che compone e ricompatta anularmente il cammino dell’io nel dedalo. La dimensione poetica diviene circolare, indistinta fra interno ed esterno (per gli incastri mente-cuore, i cerchi ragione-fede), poiché esemplifica gli affondamenti nell’universale voragine del nulla e la concezione di assurda casualità e impenetrabilità del reale. Ogni grafema e morfema scritturale è intarsio irripetibile del puzzle della coscienza, poiché l’io del poeta risale dal proprio microcosmo anulare e diventa protagonista di un’avventura onirico-metafisico-estatico-esoterica: l’avventura panica e mitica di Teseo.
|