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SOLDATO PER FORZA

di Iacopini Enerina

Anno: 2006
Prezzo: 6.00 €

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Enerina Iacopini, nata nel 1948, vive e lavora a Fermo, nelle Marche. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, in questi ultimi 25 anni ha insegnato Inglese nella specializzazione Informatica del prestigioso Istituto Tecnico Industriale "Montani", il più antico d'Italia (151 anni). Appassionata di Storia e di Egittologia, scrive da sempre, ma solo ora si è lasciata convincere a pubblicare. Questo racconto, un omaggio alla memoria di suo padre, è già uscito a puntate nella rivista dell'Accademia Internazionale "Il Convivio".
Dal prologo:
Caro figlio, credo proprio che tu abbia ragione: devo scrivere queste cose, prima che anche la mia memoria se ne vada per sempre. A tuo nonno l'idea sarebbe piaciuta, ne sono certa.
Stavamo guardando insieme ieri sera un programma di RAI TRE sulla guerra d'Africa ed io, ogni tanto, buttavo lì qualche commento che in qualche modo rendesse vivo e recente quel mondo che perfino a me pare lontano e irreale.
"Pensa,- ti ho detto - tua nonna era una ragazza proprio come quelle nel documentario."
- Certo che il mondo è cambiato tanto da allora - dicesti . Poi in un'inquadratura del filmato si è vista una mitragliatrice di quelle che si appoggiavano a terra su un treppiede. Dal rumore dei colpi ho capito che doveva essere quella l'arma di tuo nonno, dall'imitazione di quel suono cupo e distanziato che faceva con la voce "tatan….tatatan" . Era per una mitragliatrice come quella che si era ritrovato con una medaglia di bronzo al valore, del tutto inconsapevolmente e del tutto involontariamente "Per una sbornia di grappa" diceva lui, ridendo nel raccontare. 
Lui, antifascista, antimilitarista, antieroe per eccellenza, lui che la guerra non la voleva fare, che fece di tutto per non farla e che la fece, invece, quella dura, quella brutta, quella di cui nessuno parla volentieri.
"Scrivile queste cose" hai detto, "perché non le scrivi?" Perché non è facile . Se solo ci avessimo pensato allora, se avessi registrato i suoi racconti, serate intere…….. Io non mi ricordo i nomi, i luoghi, le date, i riferimenti precisi ; tuo nonno invece li citava tutti.
"Che importa? Scrivi quel che ti ricordi. Scrivi per me."
Si, figlio, scriverò per te, e perché non si perda la memoria familiare.